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Circa il 30% della raccolta fondi delle ONLUS avviene a Natale.

Nell’analizzare l’andamento della raccolta fondi di tante ONP, grandi o piccole, salvo le solite ma qui davvero sporadiche eccezioni il periodo da dicembre e gennaio è il periodo dei picchi di raccolta fondi.
Nel fare la media del nostro osservatorio potremmo dire che circa il 30% della raccolta fondi avviene in questo periodo.

Oramai è cosi scontato che non ci chiediamo neanche il perché. Proviamo un pò a capirne e fare anche una rassegna delle tante cose che si fanno e di come molte di queste potrebbero essere di fatto svolte tutto l’anno, probabilmente con gli stessi risultati.

Nel definire piani annuali di raccolta fondi alle Campagne proprie e che contraddistinguano ogni ONP, a quelle “one shot”, si affiancano sempre le campagne annuali legate ad eventi e ricorrenze esterne e in questo il Natale la fa da padrone. Di fatto stiamo assistendo al fenomeno che non passa festività o ricorrenza senza che una ONLUS non colga l’occasione per avviare una propria attività di raccolta fondi. E’ evidente che questo fenomeno derivi dalla forte necessità di comunicazione di qualunque raccolta fondi e se questa è in parte realizzata dal contesto una parte del lavoro di sensibilizzazione è fatto.

Anche il Natale è questo e lo è in forma ineguagliabile per lunghezza temporale, omogeneità di immagini e colori evocativi e diffusione. I simboli pervadono ogni luogo pubblico e privato e la comunicazione commerciale ne è totalmente “contaminata”. Insomma l’ingrediente primario di ogni campagna “la sensibilizzazione sull’evento” è già presente e in forma massiccia.

Altro aspetto fondante: le festività natalizie sono caratterizzate proprio dall’atto del donare, fare regali e l’associazione tra il sollecitare il dono in un contesto dove tutti donano qualcosa a qualcun altro certamente introduce un’altra influenza. Le ONP chiedono donazioni e l’attitudine dei soggetti in questo periodo è proprio quello del donare. Non ci interessa qui entrare nelle motivazioni, origini, ecc. ma del fatto che a Natale si fanno doni e le ONP chiedono prevalentemente donazioni.
Anche qui le ONP cercano di legare la richiesta del sostegno alle proprie attività alla sostituzione dell’atto del donare.

Tanti anni fa si iniziò con la richiesta alle aziende di devolvere alla propria ONP il budget rivolto ai regali, agli auguri e così via fino alla diffusione della “sostituzione” del dono con il dono ad una ONP.
Questo nel tempo ha ispirato altre iniziative che oggi possiamo racchiudere nelle ricorrenze solidali: Compleanni, Liste Nozze, battesimi, e cosi via.

Questa tendenza al fare regali e alla celebrazione porta con se anche una fortissima impennata dei consumi tradizionali e non, ed ecco, che anche qui le organizzazioni si attivano con “l’acquisto solidale”.
Panettoni, biglietti augurali, gadget ma poi i tanti mercatini che oggi amiamo chiamare temporary shop. Mai come in questo periodo sono così diffusi banchetti e postazioni

Infine, tutta quest’aria di festa, di celebrazione, di abbondanza di consumo spinge infine le ONP a cogliere l’occasione per inserire il proprio “prodotto” e quindi anche qui si accelera su tutta le attività di direct mailing, DEM e comunicazione.

Abbiamo iniziato questo post nel cercare di capire le motivazioni dei picchi di raccolta di tutte le ONP e nel cercare di capire questo fenomeno, la conclusione sembra spingerci ad affermare che le ONP abbiano di fatto imparato e sperimentato la raccolta fondi a Natale e poi via via hanno applicato metodo, tecniche ecc. nel corso di tutto l’anno.

Mario Consorti – NP Solutions
www.npsolutions.it

NP_sol2023

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