Ma non esistono altre strade?
Ed eccoci di nuovo a parlare dei dati sul 5 per mille, nell’utility troverete tutti i dati di dettaglio ma qui alcune considerazioni complessive che ahimè non aggiungono molto a quello già detto lo scorso anno, anzi se lo scorso anno avevamo messo in evidenza dei primi segnali di flessione il 2015 vedono in forma ancora più marcata l’andamento di crisi di queste campagne.
Le preferenze complessive continuano a diminuire, 16.297.009 preferenze contro le 16.604.008 del 2014 e gli enti che si iscrivono alle liste per beneficiare del contributo aumentano (54.843 contro i 53.461 del 2014) e se guardiamo solo il settore delle ONLUS il dato è ancora più allarmante.
Lo scorso anno la rimozione del tetto aveva offuscato l’attenzione delle organizzazioni che pur di fronte ad un decremento delle preferenze avevano beneficiato di un maggior gettito ma quest’anno questa “nebbia” non c’è più e chissà che l’evidenza non svegli il torpore dell’innovazione sulle campagne 5 per mille, campagne tutte uguali e tutte rivolte agli stessi target.
La crescita di questi anni come detto in più occasioni è stata determinata dalle grandi organizzazioni che hanno investito e trascinato altre organizzazioni influenzandone strategie e modo di comunicare. Oggi queste grandi organizzazioni vedono generalmente un decremento di preferenze che si stanno spostando su organizzazioni con una valenza locale (vedi altri post su dati geografici), la flessione del 2015 è ancora più forte (oltre 300.000 preferenze circa 9.000.000 di euro!) e sono proprio le prime 20 organizzazioni che perdono 138.761 preferenze (il 40% della perdita complessiva) e tutto questo in un contesto economico essenzialmente stabile, quindi con numero di contribuenti costante.
Le grandi organizzazioni hanno creato il mercato, i nuovi attori cercano di strappare preferenze ma intanto oltre 12 milioni di persone non destinano il 5 per 1000 e sembra che cominci ad esserci una disaffezione a questo strumento, che comunque tanto ha contribuito allo sviluppo della comunicazione del Terzo Settore.
Mario Consorti – NP Solutions
www.npsolutions.it